Buon Natale

by | 4 Dic 2020

Il Sole nel culto della Chiesa

Oggi il Natale (termine che deriva dal latino e significa relativo alla nascita) è un evento fissato simbolicamente il 25 dicembre: la nascita di Cristo. Data che viene subito dopo il solstizio d’inverno, ovvero la notte più lunga dell’anno, cioè tra il 20 e il 23 dicembre.

 E’ nel Solstizio d’Inverno infatti che la durata del giorno riprende a crescere rispetto alla durata della notte. Nell’immaginario popolare la luce che riprende forza dà speranza agli uomini che di nuovo il bene vinca sulle tenebre e quindi la vita stessa prenda nuovamente il sopravvento su tutto.

 Anche nel calendario illustrato da F. D. Filocalo nel 354 d. C., il Cronografo, alla data suddetta è riportato il Natalis Solis Invictis – Natale del Sole Invincibile – come festa dedicata alla rinascita del Sole, non inteso in senso naturalistico ma come quella di un dio creatore e benevolo che si rafforza e vince sul male, legato indissolubilmente a Mithra dei secoli precedenti la nascita del culto di Cristo.

 Già dall’antichità l’uomo era molto legato agli eventi naturali come eventi che dominavano la loro vita. Al centro del ciclo vitale c’era il sole, che scandiva il ritmo della giornata ma anche l’andamento delle stagioni, quindi l’abbondanza o meno del raccolto, da cui dipendeva perciò la sua stessa esistenza.

Feste e rituali dedicati al sole significavano dargli intensità e potenza, esorcizzare la paura che il sole non sorgesse più.

Il nuovo sole si celebrava con giochi, danze e cerimonie propiziatorie dell’abbondanza e della fertilità e si festeggiava accendendo grandi fuochi che, simbolicamente, sostenevano la sua “rinascita”.

Helios – una rappresentazione del Sole

Il Cristianesimo ha moltissime somiglianze con il culto di Mithra al punto che non è solo un’ipotesi pensare che la Chiesa abbia sovrapposto la nascita e la vita del Cristo come “vero Sole” alle vicende riferite nei secoli precedenti al paganesimo e ancor di più al mitraismo.

Nel corso dei secoli poi i festeggiamenti si sono amalgamati al punto che la festa del Natale è una delle più importanti ricorrenze religiose e commerciali del mondo di oggi.

 Molti sono anche i simboli popolari rimasti nei festeggiamenti religiosi e ormai il Natale è festeggiato da religiosi e non.

L’albero che si addobba accanto al presepe, ricolmo di frutti, doni e dolci ha origine forse nel rito di alcuni popoli che, cantando, auguravano salute e bellezza regalando un ramoscello di abete posto in un vaso pieno di mele e noci. Il nutrimento è inteso anche come il Cristo, nutrimento dell’anima, quindi la spiritualità e l’amore che Dio ci offre.

Le luci che illuminano l’albero, le case e le strade rappresentano appunto la luce del Cristo – Sole. Il sole come luce e calore, quindi identificato anche con la fertilità, la vita, la crescita e l’abbondanza.

Come tutte le cose anche il Natale andrebbe visto con più profondità. Credenti o no sono moltissimi i simbolismi proiettati ai giorni nostri dall’antichità e che hanno significati importanti, di speranza, di augurio, di benessere e, in generale, di “rinascita”.

 Allora, comunque sia, chiunque siate e a qualsiasi cosa crediate … Buon Natale !

 

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Albero di Natale pieno di luci e doni