Immacolata Concezione: la storia
La statua
La statua dell’Immacolata Concezione sulla colonna di Roma
A Roma, accanto a Piazza di Spagna, in P.zza Mignanelli, è situata la Colonna dell’Immacolata Concezione che Pio IX fece erigere nel 1857, a seguito dell’emissione della Bolla Papale “Ineffabilis Deus” (8 dicembre 1854) che sanciva definitivamente che la Madre di Gesù venne concepita priva del Peccato Originale e nacque assolutamente pura.
L’origine della colonna è romana, essendo stata rinvenuta nel 1778 negli scavi di Campo Marzio. La struttura, dell’architetto Luigi POLETTI, è composta da un basamento in marmo sul quale è infissa la colonna alta 12 mt. che sostiene la statua in bronzo della Madonna, realizzata da Giuseppe OBICI. Sul basamento si trovano anche altre 4 statue in bronzo che raffigurano Mosè, David, Ezechiele e Isaia. In tutto più di 29 mt.
Ogni anno, durante i festeggiamenti dell’Immacolata concezione, una squadra di Vigili del Fuoco, in ricordo dei 220 colleghi che eressero la colonna nel 1857, mettono una ghirlanda di fiori direttamente sulla statua alla presenza del Pontefice.
La statua fu pagata per intero dal re di Napoli Ferdinando II e fatta davanti all’ambasciata di Spagna perché questo era il paese che più aveva lavorato per la definizione del dogma. Pio XII, papa Pacelli, pontefice negli anni della Seconda Guerra Mondiale, fece partire la tradizione dell’invio di fiori alla statua. Il suo successore, Giovanni XXIII, fu il primo a uscire dal Vaticano, nel 1958, per omaggiarla. Depose ai piedi della Vergine Maria un cesto di rose bianche.
Il dogma
L’Immacolata Concezione quindi non ha a che fare con il concepimento di Gesù, avvenuto secondo la Chiesa senza che Maria perdesse la verginità. Ha a che fare con il concepimento di Maria da parte di Anna e Gioacchino, i suoi genitori.
Anna e Gioacchino, erano entrambi sterili e Dio li usò per l’opera più grande: la nascita di una bambina senza peccato originale, per impedire che le tare ereditarie del peccato potessero rendere la futura Madre di Dio contaminata dal peccato di Adamo.
Immacolata Concezione: il rifugio dei peccatori
E’ interessante notare come Eva, la prima donna, e la SS. Maria siano in qualche modo simili l’una all’altra: la prima donna è considerata la genitrice della prima stirpe dei figli di Dio, la stirpe di Set, mentre Maria, la seconda in linea temporale, è la genitrice della nuova stirpe dei “figli di Dio”, di quella stirpe dei figli degli uomini che per grazia del battesimo è stata elevata a rango di figli adottivi. Quindi la Vergine Maria non è soltanto la madre di Dio, ma la regina e madre di tutti i salvati.
La storia
La consacrazione del dogma dell’Immacolata Concezione (principio fondamentale, verità universale e indiscutibile) sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.
Il Pontefice Pio IX, in esilio a Gaeta dal 1849 al 1851 quando a Roma c’era la mazziniana Seconda Repubblica Romana, aveva fatto voto che, se fosse riuscito a tornare a ripristinare l’ordine cristiano, avrebbe proclamato il dogma mariano di cui si discuteva da secoli. Si trovano infatti riscontri nell’Antico e nel Nuovo Testamento. Quello maggiormente considerato è nel Vangelo di Luca (1,28), quando l’arcangelo Gabriele si rivolge a Maria definendola piena di grazia. Sant’Agostino parla della natura perfetta della Madonna, ma è con Giovanni Duns Scoto che nasce la prima forma del dogma. La chiesa trova una conferma al dogma quattro anni dopo la bolla quando a Lourdes la Vergine si presenta a Bernadette con le parole: «Io sono l’Immacolata Concezione».
Il catechismo afferma che Gesù Cristo è vero Dio ma anche vero uomo, in un unico soggetto che è divino. Non si può pensare che Dio, somma perfezione e somma purezza, possa aver ricevuto la natura umana da una creatura toccata – anche se brevemente – dal peccato e, quindi soggetta in qualche modo all’azione del Maligno (?).
8 dicembre: l’Immacolata Concezione. La festa ieri e oggi
Immacolata Concezione in P.zza Mignanelli a Roma